DI COSA SI TRATTA?
bambole empatiche
sono bambole di pezza
create per sviluppare comprensione e comunicazione con l'altro
Come nascono le bambole empatiche
Erano gli anni ’90 quando Britt-Marie Egedius-Jakobsson, una mamma svedese, pensò a questo tipo di gioco per aiutare suo figlio, malato terminale, per aiutarlo ad esprimere al meglio le sue emozioni e che gli fosse di conforto nei momenti più duri.
Le bambole empatiche sono state create per sviluppare comprensione e comunicazione con l’altro.
Il legame che si crea con loro è dovuto in particolare alla loro consistenza e ai dettagli con cui sono realizzate che permettono, una volte prese in braccio, di sviluppare l’empatia.
Le Rubens Barn
Le Rubens Barn nascono in Svezia nel 1996 dalla creatività della designer di ceramica Ewa Jarenskog e dallo stilista Teruko Wahlström. In svedese Barn significa proprio bambino, mentre Rubens è il nome del padre di Ewa.
Sono bambole morbide e dal peso distribuito lungo il corpo, anche se rimangono molto leggere, con uno sguardo e un sorriso dolce che aiutano a creare un forte legame emotivo.
Sono facili da trasportare e si possono utilizzare per giocare in tanti modi oltre che per delle vere e proprie terapie e non solo per i bambini.
I più piccoli vengono aiutati da queste bambole ad esprimere più facilmente le proprie emozioni sviluppando l’affettività. La bambola diventa un amico che assiste ai propri giochi, alla nanna e aiuta a superare anche la paura. Nel gioco e nella terapia, le bambole empatiche assumono il ruolo di una persona amata. Grazie alla loro morbidezza, al naso che assomiglia a quello reale e agli altri particolari come il peso distribuito per tutta la lunghezza, il sorriso appena accennato, suscitano affetto, fiducia e naturale istinto di cura.
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